Nuova Riveduta:

Ezechiele 26:2

«Figlio d'uomo, poiché Tiro ha detto di Gerusalemme: "Ah! ah!
è infranta colei che era la porta dei popoli!
La gente si volge verso di me!
Io li riempirò di lei che è deserta!"

C.E.I.:

Ezechiele 26:2

«Figlio dell'uomo, poiché Tiro ha detto di
Gerusalemme:
Ah, Ah! eccola infranta la porta delle nazioni;
verso di me essa si volge, la sua ricchezza è devastata.

Nuova Diodati:

Ezechiele 26:2

«Figlio d'uomo, poiché Tiro ha detto contro Gerusalemme: "Ah, ah! La porta dei popoli è infranta, si è rivolta a me; io sarò riempita ora che essa è devastata"».

Riveduta 2020:

Ezechiele 26:2

“Figlio d'uomo, poiché Tiro ha detto di Gerusalemme: 'Ah! Ah! È infranta colei che era la porta dei popoli! La gente si volge verso di me! Io mi riempirò di lei che è deserta!'

La Parola è Vita:

Ezechiele 26:2

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La Parola è Vita
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Riveduta:

Ezechiele 26:2

'Figliuol d'uomo, poiché Tiro ha detto di Gerusalemme: - Ah! Ah! è infranta colei ch'era la porta dei popoli! La gente si volge verso me! Io mi riempirò di lei ch'è deserta! -

Ricciotti:

Ezechiele 26:2

«Figlio dell'uomo, perchè Tiro ha detto di Gerusalemme: - Benone! Sono state infrante le porte dei popoli! Si è rivolta a me, io mi riempirò, essa è diventata deserta! -

Tintori:

Ezechiele 26:2

«Figlio dell'uomo, perchè Tiro ha detto riguardo a Gerusalemme: «Bene! Bene! sono spezzate te porte dei popoli: (tutti) verranno a me: io mi riempirò ed essa è un deserto»,

Martini:

Ezechiele 26:2

Figliuolo dell'uomo, perchè Tiro ha detto di Gerusalemme: Bene sta: sono spezzate le porte dei popoli: tutti verranno a me, io mi empirò, ella è deserta.

Diodati:

Ezechiele 26:2

Figliuol d'uomo, perciocchè Tiro ha detto di Gerusalemme: Eia! quella che era la porta de' popoli è ruinata, ella è rivolta a me; io mi empierò, ella è deserta;

Commentario abbreviato:

Ezechiele 26:2

Capitolo 26

Una profezia contro Tiro

Versetti 1-14

Compiacersi segretamente della morte o del decadimento degli altri, quando è probabile che ne traiamo vantaggio, o della loro caduta, quando possiamo prosperare su di essa, è un peccato che ci assale facilmente, ma che non è ritenuto così grave come in realtà è. Ma deriva da un principio egoistico e bramoso, e da quell'amore per il mondo come nostra felicità, che l'amore di Dio vieta espressamente. Spesso critica i progetti di coloro che vorrebbero innalzarsi sulla rovina degli altri. Le massime più diffuse nel mondo del commercio si oppongono direttamente alla legge di Dio. Ma egli si mostrerà contro i commercianti egoisti e amanti del denaro, i cui cuori, come quelli di Tiro, sono induriti dall'amore per le ricchezze. Gli uomini hanno pochi motivi per gloriarsi di cose che suscitano l'invidia e la rapacità altrui e che passano continuamente da uno all'altro; e nel procurarsi, conservare e spendere, gli uomini provocano quel Dio la cui ira trasforma le città gioiose in cumuli rovinosi.

Riferimenti incrociati:

Ezechiele 26:2

Ez 27:1-28:26; Gios 19:29; Sal 83:7; Is 23:1-18; Ger 25:22; 27:3; 47:4; Gioe 3:4; Am 1:9,10; Zac 9:2-4
Ez 25:2,3,6; 36:2; Sal 35:21; 40:15; 70:3; 83:2-4
Lam 1:1; At 2:5-10
Ez 25:10; Ger 49:1

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